Zenix vs Arcy – Versus Battle 2021

A cura di Alessandro Meta

Presentazione

La scena del freestyle è in fermento: per via del Covid il web è diventato centrale nella fruizione delle battle e le “nuove leve” diventano sempre più forti, sfida dopo sfida. Sempre più spesso si discute su quale strada intraprenderà il freestyle italiano nei prossimi anni, anche se non esiste un’idea condivisa da tutti gli addetti al lavoro su questo tema molto divisivo. Questa ricerca di una propria identità da parte del movimento si riflette anche in alcune battle, durante le quali trapelano le differenze di opinioni, rendendo la competizione accesa e lo scontro estremamente avvincente. Un esempio lampante è la sfida fra Arcy e Zenix, primo ottavo di finale della Versus Battle I dell’11 settembre a Firenze, un contest in generale bellissimo con tante sfide interessanti.

Il padrone di casa si approccia alla sfida da testa di serie e in forma smagliante, ma con la voglia di rifarsi della sconfitta inflittagli da Burrito nella bellissima finale della tappa under 23 del Tecniche Perfette. Inoltre, nel periodo precedente alla battle è stato al centro di numerose polemiche legate al suo modo di intendere la disciplina. In breve, secondo l’MC toscano, per far evolvere ed allargare il movimento, i freestyler avrebbero dovuto prestare attenzione ai concetti espressi durante le battle, cercando di evitare maschilismo e omofobia, perché non aiutano il movimento a ottenere la visibilità che merita.

Arcy si presenta allo street contest con i favori del proprio pubblico, ma di fronte ad avversari che possono sfruttare diverse tematiche per attaccarlo. Il suo avversario nella sfida di apertura della serata è Zenix, anche lui sull’onda di ottime prestazioni, come quella all’End of Days Contest vol.4, dove, nonostante non sia riuscito a superare i quarti, ha lasciato un’ottima impressione ed ha eliminato la testa di serie Hydra. Il romano di scuola Fernet Barre ha come bonus anche il contesto street, che di solito favorisce gli MC da punchline, sua skill prediletta.

Pertanto, nonostante sia un ottavo di finale, si prevede una sfida accesa sin da subito, senza esclusione di colpi, ma che vede sicuramente favorito il rapper gigliato, idolo del pubblico della Pescaia di Santa Rosa.

Quote: Arcy 1,53 – Zenix 2,85

4/4

La sfida in 4/4 si accende da subito e già dalle prime barre gli MC riescono a scaldare il pubblico. Arcydemon parte dalla prima quartina col “piede sull’acceleratore” insinuando che l’avversario abbia avuto difficoltà pure nelle selezioni, mentre Zenix ribatte che prima della sfida Arcy si stesse preparando le punchline. Le prime barre più pesanti di Zenix sono quelle in cui attacca lo stile del fiorentino affermando che copia gli spagnoli, ma utilizza quattro barre per esprimere un concetto; ottima la risposta: “per esser scarso serve non dire niente per tutte e quattro”.

Da qui in avanti parte una bellissima sfida di punchline a tema di girandole e girasoli che si conclude con la quartina del freestyler Fernet Barre: “Sul quarto / continui a parlare di girasoli, Arcydemon in effetti di semi ne sa tanto! / Quando arrivo questa è troppo oscena: / sul sound sei Bulbasaur, hai i miei semi sulla schiena”. A questo punto il padrone di casa non si tira indietro e decide di mettere in pratica ciò che fino a questa sfida aveva solo discusso su Instagram, rispondendo: “Perché il freestyle italiano non è seguito con energia? / Perché c’è gente come te che propsa l’omofobia”. Frase già nella storia della disciplina. Da qui in avanti la sfida diventa infuocata ed entusiasmante. Zenix afferra la palla al balzo e accusa il padrone di casa di essere moralista, ma dopo alcune quartine il toscano ribadisce: “Usare il freestyle per dire <<Tua mamma puttana>> / è avere una stilografica usandola da cerbottana” facendo urlare tutti i presenti. Non tarda però una risposta altrettanto potente, che evidenzia i due diversi modi di interpretare la disciplina, infatti, l’mc di Roma afferma “Alle battle vado e mi diverto”, ma soprattutto “Ho fatto il classico, ma non devo rompere il cazzo a tutti quanti”.

Dopo più di quattro minuti di botta e risposta infuocati il pubblico richiede a gran voce uno spareggio che viene concesso dalla giuria. In effetti i due si sono affrontati duramente ma nessuno dei due è riuscito a prevalere nettamente rispetto all’altro. Arcydemon è risultato un po’più ricercato rispetto all’avversario in alcune punchline e nel modo di esprimere le sue tesi mediante numerose similitudini, ma, forse, le barre di Zenix sono state più dirette e d’impatto. In ogni caso entrambi sono stato in grado di scatenare il pubblico ad ogni quartina, meritandosi uno spareggio dopo un faccia a faccia violentissimo.

Spareggio 3/4

La modalità scelta per lo spareggio è i 3/4, forse non la migliore idea in questo caso, dato che diventa più complicato per i due freestyler continuare a dibattere come stavano facendo nella sezione precedente. I due MC riescono comunque a mantenere alto il livello, ma le rime di entrambi risultano meno incisive. Nonostante Zenix continui a provocare l’avversario sul personale, attaccandolo per essersi ritirato o affermando che le sue rime siano urlate solo perché gioca in casa, non riesce ad ottenere una reazione da parte dell’avversario. La sfida prosegue quindi in maniera equilibrata e divertente con belle rime e incastri, ma senza particolari scossoni e senza l’adrenalina dei 4/4. Dopo alcuni minuti, la giuria composta da Dam, Why Roci e Strato decreta Arcy come vincitore.

Commento

La battle è stata veramente combattuta, soprattutto prima dello spareggio ognuno dei due avrebbe potuto portarsi a casa la sfida senza sollevare eccessive critiche. Paradossalmente le rime di Arcy più significative sono uscite fuori nei 4/4, mentre nello spareggio si è concentrato più su punchline generiche, evitando di farsi ritrascinare in uno scontro “sul personale” da Zenix, scelta che ha evidentemente pagato. Questo, purtroppo, ha come negato questa sfida di una conclusione; quindi, l’attesa per una rivincita è alle stelle. Il giovane fiorentino, dopo questa battle si è trovato al centro di ulteriori discussioni all’interno della scena, quindi, per la gioia degli appassionati di freestyle, è probabile rivederlo impegnato in sfide di questo tipo contro altri avversari nei prossimi eventi.

I temi trattati nel corso di questa battle sono molteplici, ma quello principale riguarda quanto in là si possa spingere un freestyler una volta che sale sul palco. Ricordando che il 7 ottobre di quest’anno la storica rima di Fabri Fibra contro Kiffa “Notte d’inverno, la pioggia che scroscia, tua madre sotto le coperte mi fa un sottocoscia” ha compiuto 20 anni, risulta lecito chiedersi per quanto fare rime di questo tipo possa ancora avere senso e se non sia invece una zavorra che rallenta la crescita del movimento. Non esiste una risposta univoca, ma è molto positivo il fatto che battle come questa alimentino la discussione riguardo una tematica così complessa.

Resta il fatto che per avvicinare una nuova persona al freestyle è bene che questa si senta in qualche modo rappresentata sul palco, ovvero che in qualche modo trovi almeno un freestyler per il quale possa fare il “tifo”. Per questo, per la prossima generazione, è un bene che ci siano più freestyler come Arcy, ma anche come Zenix, perché ognuno si veda rappresentato nella scena e ognuno possa trovare in un MC la concezione della disciplina che preferisce. Sarebbe positivo se sempre più persone, che finora si sono sentite escluse dalla disciplina, trovino qualcuno pronto a rappresentarle e a farle innamorare di questa forma d’arte. Le battle più belle sono quelle in cui due modi di intendere il freestyle si scontrano fra loro, perché sono quelle in cui si formano più intrecci inaspettati e in cui le barre assumono il doppio del peso, anche quelle sui cazzi e i girasoli. Quello che serve è una varietà di stili, di opinioni, di modi di vedere le cose e non omologazione (né nell’uso del moralismo né nel costante uso del “tua mamma è così “t**** che”).

Allargare lo spettro di approcci ai 4/4 può portare alcune difficoltà, ad esempio alle giurie, che dovranno fare attenzione a dare il giusto peso alle opinioni personali, ma può portare anche innumerevoli soddisfazioni e battle sempre più interessanti e significative.

L’altra polemica alimentata da questa battle riguarda l’utilizzo delle “quartine perfette”, o anche “quartine spagnole” per alcuni. Si tratta di una forma di costruzione della barra in cui ogni rima ha un senso nella costruzione del discorso. Per alcuni dà molta più potenza alla punch finale, per altri è cacofonico. In generale, il freestyle dovrebbe essere libero anche sotto quest’aspetto, quindi che ognuno adotti lo stile che voglia: chiunque riuscirà a trasmettere sensazioni/emozioni al pubblico, avrà ragione. Giusto, peraltro, il fatto che si utilizzino le battle per criticare lo stile dei propri rivali: una battle dovrebbe essere proprio questo, cercare di convincere il pubblico che io sono il migliore, mentre il mio rivale fa schifo e – per farlo – si può attaccare qualsiasi aspetto dell’altro freestyler.

Insomma, una battle che ha dato tantissimi spunti di riflessione e che speriamo sia la prima di tante.

CmA

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