Con il termine bestia nera si intende una persona o un’entità che incute paura eccessiva e spesso irrazionale in qualcuno. Questo termine sembra derivare dalle rappresentazioni medievali di Satana, che spesso rappresentano il demonio come un’enorme creatura nera. Nel gergo sportivo, invece, viene usato per indicare una squadra o un’atleta in grado di vincere ripetutamente contro degli specifici avversari. Il freestyle non fa eccezione.
Esistono molti videogiochi nei quali, a parità di forza complessiva, alcuni personaggi risultano poco efficaci contro altri. Questo accade perché in questi giochi, ad esempio Pokémon o Overwatch, ogni personaggio ha delle caratteristiche uniche, che possono combinarsi in maniera positiva o negativa con quelle dell’avversario. Ad oggi molti degli MC più forti sono ben riconoscibili grazie ai loro punti di forza e ad alcune particolari “skill”, come l’extrabeat di Drimer o gli anagrammi di Shekkero, paragonabili alle fatality di Mortal Kombat. Può quindi essere interessante osservare le dinamiche attraverso le quali i diversi freestyler interagiscono tra loro per capire i motivi che portano alla vittoria di una battle.
Chyky-Debbit
L’esempio più eclatante di bestia nera è il giovane Chyky, che in entrambe le edizioni della Tritolo Battle è stato in grado di eliminare Debbit già agli ottavi. Se nella prima occasione, forse per via di un calo di forma o di una scarsa considerazione dell’aversario, il romano non ha brillato, nella seconda edizione lo scontro è stato più intenso. La capacità di coinvolgere il pubblico con uno stile fresco ed un elevato estro creativo ha permesso a Chyky di confermarsi una spina nel fianco del freestyler FEA sin dai minuti iniziali. Le prestazioni dei due MC sono risultate simili e facilmente equiparabili: in queste situazioni il pubblico tende a favorire il padrone di casa e l’underdog. Nonostante un minuto maestoso di Debbit, il giovane partenopeo è quindi riuscito a bilanciare l’equilibrio e a portare la sfida allo spareggio, dove è subentrato un altro fattore: la necessità di vittoria di Debbit. Lo stress psicologico di dover dimostrare di essere il migliore ha fatto perdere la concentrazione al romano che, dopo aver fatto un pasticcio col tempo, non è più riuscito ad infliggere colpi degni di nota all’avversario. La teatralità di Debbit è stata bilanciata dallo show di un rapper con un’ottima presenza scenica ed un’attitudine spensierata, non molto diversa quella del romano. Ciò che ha spostato l’equilibrio in favore di Chyky è stata la concretezza delle sue barre, in grado di cogliere nel segno ed attirare i favori degli spettatori.
Morbo-Shekkero
Nonostante Shekkero sia riuscito a vincere quasi tutte le battle più importanti d’Italia, ha anche lui una sua bestia nera: Morbo. Il rapper di Martinsicuro è riuscito a trionfare in tre occasioni, molto diverse tra loro. L’abruzzese ha ottenuto la prima vittoria nel corso della prima edizione della Tritolo Battle, la seconda nel primo Featricide e la terza nella competizione a squadre Freestylemania. Questa serie di vittorie in contesti differenti è una prova inconfutabile della completezza di Morbo, in grado di adattarsi al contesto e sfoderare il suo immenso arsenale nelle sfide più lunghe. Shekkero è un osso durissimo anche per i migliori, non è un caso che le prime due sfide siano finite senza un vincitore palese. Un’altra caratteristica che distingue i due fuoriclasse è la cattiveria agonistica e la competitività che l’abruzzese porta sul palco. Pertanto, anche al Featricide, Morbo ha impiegato tutta la sua tecnica per superare le rime del cassinate. Questo risultato sembra in controtendenza con l’andamento del freestyle italiano, in cui la skill più apprezzata sembrerebbe essere il wordplay, spesso tenuto in considerazione più di flow e metriche. Però le vittorie di Morbo, solitamente riconosciuto per incastri e flow raffinati, sono avvenute proprio perché quest’ultimo è stato in grado di sfornare punchline di livello altissimo, che, sommate alle metriche inarrivabili, lo hanno condotto al trionfo.
Hydra-Shame
Le battle più interessanti sono quelle in cui si scontrano degli avversari con caratteristiche opposte, perché queste sfide si tramutano spesso in uno scontro fra due scuole di freestyle differenti, mettendo a confronto diversi modi di intendere la disciplina. Alcune delle battle in cui questa contrapposizione è più accentuata sono quelle fra Shame e Hydra, in cui la brutalità di Sbrellow è riuscita a trionfare sugli incastri e sulla tecnica dell’avversario. È difficile pensare ad una coppia di MC di alto livello più eterogenea di questa: intenti, stile, fanbase ed obbiettivi sono differenti. Hydra è riuscito a battere Shame in quattro diverse occasioni particolarmente importanti contro le due in cui Shame l’ha spuntata: al Mic Scrauso II, al Tecniche Perfette Lombardia del 2018, all’Alley-Oop del 2018, alla Ya Know The Name nel 2019. Il problema di Shame è che incastri e rime raffinate non sono immediati e d’impatto come le punchline del suo avversario, che, grazie al suo enorme talento, riesce ad attirare immediatamente l’attenzione del pubblico e a coinvolgere l’intera platea: è più probabile che qualcuno non si accorga che tu abbia fatto una doppia rima ad ogni barra, piuttosto che non capisca il black humor di Sbrellow. La forza di Hydra è che riesce spesso a portare la sfida sul suo campo, dove è quasi imbattibile, mettendo in secondo piano i suoi punti deboli. Inoltre, spesso i due si sono sfidati in contest che hanno favorito lo “Stai zitto brutto coglione” rispetto alle “Metriche elleniche”, infatti al Mic Scrauso e alla Ya Know The Name sono notoriamente apprezzate le punchline ignoranti e il sangue. In contesti diversi e con giurie differenti probabilmente alcune di queste sfide avrebbero avuto esiti opposti.
Conclusione
Quelle presentate non sono le uniche bestie nere del freestyle italiano, ma un esempio rappresentativo di come il freestyle non sia una scienza esatta e di come infinite variabili possano influenzare l’esito di una sfida. Quando un freestyler affronta la sua bestia nera, solitamente la battle si infiamma per via dell’orgoglio e della voglia di rivalsa degli sfidanti, pertanto questo tipo di scontri risulta particolarmente acceso e coinvolgente. Ci auguriamo di vedere al più presto l’ennesimo paragrafo di una di queste rivalità da vivere col fiato sospeso nell’attesa che ognuno di questi MC riesca a scrollarsi di dosso la sua bestia nera.