Il livello del freestyle italiano cresce anno dopo anno con l’arrivo continuo di nuove leve pronte a portare innovazione nello stile e a superare gli avversari più illustri. Al giorno d’oggi la potenza delle teste di serie è tale che nessuno ha la vittoria assicurata prima dell’inizio di una battle. Questo porta ad alcune affascinanti rivalità “sportive”, condite da vittorie e sconfitte per entrambe le parti in gioco, come, ad esempio, la sfida fra Morbo e Blnkay. Altre volte ciò non accade ed è lo stesso MC a trionfare ripetutamente, in tal caso viene definito come una “bestia nera” per il suo avversario. Osservare queste sfide può essere utile a scoprire alcuni aspetti nascosti della disciplina, come il trasporto psicologico dei freestyler o come il modo di porsi sul palco cambi a seconda dell’avversario.
Nell’articolo precedente abbiamo studiato le rivalità Chyky-Debbit, Morbo-Shekkero e Hydra-Shame. Daremo quindi spazio a tre nuove bestie nere del freestyle italiano.
Il Dottore – Blnkay
L’estro del siciliano non è mai stato in discussione, ma vederlo battere in due competizioni successive il robottino Blnkay è stata una sorpresa per tutti gli appassionati di freestyle. Infatti, dopo due sconfitte Il Dottore è riuscito ad ottenere tre vittorie consecutive contro il genovese: nella finale a tre del primo Drop The Rhymes (alla quale ha preso parte anche KillJoy), nella semifinale del secondo Drop The Rhymes e infine nell’epica semifinale del Carpe Riem IX, eletta come una delle più belle battle del 2020. Se nella prima vittoria il siciliano è riuscito a sfruttare al meglio la faida tra Blnkay e KillJoy (che si protraeva dalla dubbia semifinale finita in parità), nella seconda vittoria la sua arma principale è stata la semplicità delle barre: esprimendo concetti semplici in maniera lineare è riuscito ad arrivare meglio al pubblico. Il momento in cui Il Dottore si trasforma definitivamente nella bestia nera del robottino ligure è, però, quando la giuria del Carpe Riem IX annuncia lo spareggio tra i due dopo due minuti con personaggi in cui gli MC hanno fatto faville. Infatti, sebbene Blnkay abbia creato quartine con un livello estremo, il siciliano è stato in grado di rispondere barra per barra, portando uno show incredibile e meritandosi altri due minuti. Dopo la prima parte, il genovese inizia ad agitarsi visibilmente, impappinandosi diverse volte, dall’altro lato Il Dottore, che non ha nulla da perdere, sembra particolarmente preso a bene dalla magnifica cornice pesarese. Gli errori si fanno sempre più pesanti e il siciliano è bravo a sfruttarli a suo favore.
In questa sfida fra la semplicità e la complessità ha vinto la prima, dimostrando che, se avesse preso parte a più eventi di alto livello, probabilmente adesso Il Dottore sarebbe considerato uno dei migliori in Italia.
Shekkero- Il Dottore
Battere Blnkay è estremamente difficile, battere Blnkay e Shekkero nella stessa serata è impossibile. La bestia nera de Il Dottore è infatti il rapper di Cassino, col quale ha perso ogni volta che è stato in grado di battere Blnkay in semifinale. Shekkero è riuscito a battere il siciliano nella finale del Tecniche Perfette che l’ha incoronato campione nazionale nel 2017, nella semifinale dell’Urban Jam dello stesso anno, nella sfida a coppie all’Urban Jam 2v2 del 2018 (Shekkero-Frenk vs. Il Dottore-Debbit), nella finale del secondo Drop The Rhymes, nella Clipper Rap Challenge del Carpe Riem IX e nella finale della stessa battle. Con l’eccezione della prima sfida, tutte le battle fra i due sono state molto combattute: ad esempio la semifinale del primo Urban Jam è stata protratta allo spareggio, mentre il vincitore del Drop The Rhymes è stato scelto dopo svariati minuti di discussione fra i giudici. A differenza di Blnkay, Il Dottore non sembra soffrire la pressione di dover battere la propria bestia nera e questo gli permette di esprimersi sempre ad alto livello. Sebbene il freestyler catanese sia più propenso alle rigirate, mentre Shekkero è più portato ai wordplay, l’attitudine che i due MC portano sul palco è simile. Ciò che ha permesso al creatore del Mic Scrauso di trionfare in tutte queste sfide è l’esperienza: se qualcuno in Italia sa come vincere nelle sfide ad alto livello questo è Shekkero, il freestyler più titolato di sempre. In particolare è riuscito sempre a trovare la stoccata finale che gli ha permesso di spostare l’ago della bilancia dalla propria parte ed è stato in grado di mantenere la concentrazione fino alla fine delle lunghe sfide, a differenza dell’avversario che spesso è calato di livello proprio nelle battute finali.
Blnkay-Frenk
Se Shekkero è il freestyler più vincente, forse Frenk è tra quelli che hanno seminato di più ma raccolto di meno, almeno fino alla vittoria del Tecniche Perfette 2019. Uno dei motivi è Blnkay, in grado di fermare il bolognese alle edizioni dell’Alley-Oop 2017 e 2018, nella finale dell’Urban Jam 2v2, del Tecniche Perfette 2018 e della YaKnowDeath Russian Roulette edition. In tutte queste occasioni Frenk ha poco e niente da rimproverarsi, perché ha incontrato alcune delle migliori versioni di Blnkay, in particolare quella del Tecniche, in cui il genovese era in “missione” ed impossibile da fermare per chiunque. Un’altra “sfiga” di Frenkone è stata incontrare il ligure quasi sempre in finale, che spesso consiste in una lunga sessione di 4/4, modalità favorevole a Blnkay, spesso in grado di sfornare punchline su punchline all’infinito, senza subire alcuna flessione del livello. Non è un caso che nell’unica sfida breve e con modalità più variegate, i quarti di finale dell’Alley-Oop 2018, la battle si sia conclusa con uno spareggio. Resta il fatto che Frenk sembri subire un po’ il rivale, a livello psicologico: in alcuni casi abbassa repentinamente il livello che aveva mantenuto per tutto il resto del contest quando gli tocca affrontare il genovese. Prima della pandemia abbiamo visto il bolognese sperimentare nuove tecniche ed evolvere il suo stile, processo che sarà sicuramente continuato anche lontano dai palchi, pertanto non vediamo l’ora di vedere al più presto una sfida fra di loro. Per il bolognese, Shekkero e Blank sono palesemente diventati i mostri finali, vedremo se riuscirà mai a completare il videogioco.
Quelle presentate non sono le uniche bestie nere del freestyle italiano, ma un esempio rappresentativo di come il freestyle non sia una scienza esatta e di come infinite variabili possano influenzare l’esito di una sfida. Quando un freestyler affronta la sua bestia nera, solitamente la battle si infiamma per via dell’orgoglio e della voglia di rivalsa degli sfidanti, pertanto questo tipo di scontri risulta particolarmente acceso e coinvolgente. Ci auguriamo di vedere al più presto l’ennesimo paragrafo di una di queste rivalità da vivere col fiato sospeso nell’attesa che ognuno di questi MC riesca a scrollarsi di dosso la sua bestia nera.