Il 2020 è stato (pur non essendosi ancora concluso) un anno funesto per le battle di freestyle. Causa Covid, ne sono state organizzate poche, soprattutto nei primi due mesi dell’anno. Tuttavia, anche in un’annata così particolare, alcune nuove leve interessantissime sono riuscite a dimostrare il loro valore. Abbiamo inserito quelle che – a nostro parere – più si sono messe in mostra nei contest usciti su YouTube. Andiamo subito a scoprire subito quali sono.
Higher
Il freestyler pugliese – protagonista alle pre-selezioni dell’Hateful Eight e al Tecniche Pezzente – ha sbalordito tutti. Flow, incastri, attitudine, punchline e anche una buona dose di presunzione e spocchia, che ne scontorna il personaggio. Ma ciò che più gli rende onore sono i riferimenti culturali che inserisce spesso nelle sue battle, sulle orme di Tullo per intenderci. Impressionante questa capacità, unita a tutto il resto. Migliorato tantissimo rispetto alla prestazione al Pezzente 2vs2 dell’anno prima, nonostante si fossero già notate le potenzialità, Higher gestisce a piacimento il tempo ed è super tecnico nelle sue barre, tentando anche quartine perfette e extrabeat. A questo proposito, la battle contro Paride è già un cult. Affinasse le sue capacità in delivery e portasse punchline più pesanti, potrebbe entrare prestissimo nel circolo dei grandi. Lo aspettiamo a braccia aperte, talenti del genere fanno bene alla crescita della disciplina.
Paride
Flow al potere. Altra nuova leva del freestyler che ha le qualità per diventare un pezzo grossissimo. Il minuto contro Mark The Red è una dimostrazione delle sue enormi capacità. La costruzione delle barre “alla Frenk” è un’altra skill incredibile che Paride sta migliorando: la quartina perfetta con tutte le rime che hanno un senso, un qualcosa che in Italia fanno in pochi. Ottimo anche l’extrabeat, ancora non 100% pulito, ma che comunque fa già il suo effetto. Per concludere, le risposte alla prima barra, altra qualità che mi piace molto. Lavorando sulle punchline, questo ragazzo farà davvero miracoli. What a time to be pugliese.
Ntufn
Altro specialista del flow: una qualità spesso sottovalutata nel freestyle, ma che sembra riemergere attraverso queste nuove leve (forse anche grazie alle contaminazioni spagnole). Il 2020 è sicuramente l’anno dell’esplosione di Ntufn, che aveva già dimostrato ottime qualità nel 2019, espresse però in maniera incostante all’interno della stessa battle. Quest’anno, specialmente allo Street Fighter, ha finalmente ottenuto continuità, coronata dalla stupenda finale contro Arcydemon. Non Trovavo un Fottuto Nome ha senso ritmico, incastri ed è enormemente migliorato a livello di risposta. Il limite? Sembra a volte – e in alcune battle specifiche – essere deconcentrato e non rendere come potrebbe. Migliorando quest’aspetto, avremo un altro freestyler che assicura sempre spettacolo.
Crytical
Spuntato dal nulla alla Virus Battle, ottiene una semifinale nonostante l’enorme difficoltà della battle e la presenza di freestyler molto più esperti. Un segnale evidente di quello che è il suo talento. In questo caso si va più il classico, l’abruzzese potrebbe essere definito come un punchliner-inverter new school: costruisce le quartine in funzione dell’ultima barra, ma inserendoci incastri e flow all’occorrenza. Voce e presenza scenica sono altri fattori importanti, abbastanza abile anche nell’extrabeat. Purtroppo, a causa dei pochi video presenti, lo conosciamo poco: ci sembra che possa diventare più costante e che possa perfezionare ancora le punch che caccia, già importanti. Ha comunque già sconfitto un punchliner di razza come Dono a Pescara, impresa riuscita a pochissimi.
Entropia – Nasa
Una menzione d’onore a due ragazzi ben più veterani rispetto agli altri citati, che però quest’anno sono riusciti a fare un ulteriore passo in avanti.
Entropia non è assolutamente una novità, ma lo abbiamo incluso perché – per pure dinamiche geografiche – è un nome meno noto rispetto a quello di altri giovani che quest’anno hanno fatto il fuoco come Kyn, Efsinain e Chiasmo. La sua partecipazione al Tecniche 2019 è stato il suo primo grande stage a livello italiano, mentre la battle contro Il Dottore al Drop The Rhymes dimostra il livello che questo ragazzo ha già raggiunto. Quest’anno ha sfruttato al meglio l’unica vetrina presente durante i mesi di quarantena: il 2THETWITCH. Ne ha vinti ben due, dimostrando in ogni battle l’altissimo livello raggiunto. Non è più il ragazzino talentuoso che sfidava Shame, ma oramai è una testa di serie fatta e finita. Inversion, delivery, presenza scenica, fotta, qualità tecniche, wordplay e un po’ di arroganza… Entropia è il nuovo astro nascente del sempre florido freestyle siciliano.
Nasa sta migliorando a vista d’occhio. Il milanese, nato come puro punchliner senza flow né abilità tecniche, è cresciuto tantissimo sotto questi due aspetti. Ora riesce anche a creare ottimi minuti di flow+incastri -come quello contro Roger al Ya Know The Name – e a mettere in difficoltà tutti. La prestazione contro Drimer allo Smicdown e quella contro Kyn alle selezioni del Ya Know Death – nonostante le sconfitte – certificano il suo ruolo da outsider di lusso. Se continuerà a crescere come sta facendo, potrebbe presto iniziare a portarsi a casa contest importanti