Come battere Drimer?

Immagina: sei un giovane padre e finalmente sei riuscito a convincere la tua famiglia a fare la settimana bianca in una baita sperduta fra i boschi della Val di Non. Dopo una scorpacciata di “tortei” ed una lunga passeggiata naturalistica nei canyon, puoi rilassarti insieme a tua moglie davanti al camino. Improvvisamente va via la luce. Provi a chiamare il proprietario per chiedergli come fare, ma il telefono non prende. Pertanto, armato di torcia, esci alla ricerca della centralina elettrica. Appena riesci a scovarla, senti dei rumori provenire dalla vegetazione che circonda la baita. Ti giri pensando che sia un animale, ma ciò che vedi è un gigante di due metri armato di ascia. Purtroppo non è un assassino, ma Drimer che ti sfida in freestyle. Cosa fare? Qual è l’unico modo per salvare la tua famiglia?

Tralasciando gli scherzi, Drimer è uno dei freestyler più ostici da battere. Per scovare la strategia vincente, ho analizzato tutte le sue sconfitte dal 2017 ad oggi alla ricerca di un filo conduttore. Ecco cosa ho scoperto!

Intimidazione

Per battere Drimer è fondamentale non permettergli di metterti in secondo piano, lasciando a lui i riflettori. Infatti, molto spesso il trentino risulta “ingombrante” per l’avversario, sotto diversi aspetti. È ingombrante fisicamente, essendo molto alto, quando ti si avvicina per deconcentrarti ed intimorirti o quando si posiziona al centro della scena, attirando l’attenzione anche durante il tuo turno. È ingombrante sulla base, in quanto non permette mai errori tecnici, rappando sempre sulla chiusura di chi va fuori tempo. È ingombrante negli argomenti, in quanto non ha paura di invadere la sfera personale dell’avversario o di confrontarsi trattando ogni tipo di tematica. Quindi è fondamentale ritagliarsi un proprio spazio e attirare su di sé i favori di pubblico e giuria. Per “smarcarsi” non esiste un percorso univoco, tutti gli MCs capaci di superare il trentino sono stati in grado di mettersi in luce mostrando il meglio del loro repertorio, ma soprattutto la loro personalità. Ad esempio, Debbit ha sfoggiato il suo stile eclettico, facendo intonare al pubblico il suo tormentone “WAREO!”, Tullo la sua cultura, citando metà del programma di letteratura italiana del quinto liceo, Shame la sua inventiva, facendo una frog-splash a Trauma o chiudendo delle rime a gesti, Snake la sua grinta, esprimendo sul palco tutta la sua fotta, e così via. In alcune di queste sfide, l’esito è stato discutibile, ma resta un denominatore comune: quando sfidi Drimer, non puoi far altro che tirare fuori tutto te stesso e dare il massimo.

Comfort Zone

Altro punto molto importante è cercare di portare la battaglia sul proprio campo, perché non vuoi combattere sul suo. Drimer è uno dei migliori per quanto riguarda pulizia tecnica e flow e pochi in Italia possono permettersi di affrontarlo su questo fronte. È molto più efficace cercare di distogliere il focus della battle da questi aspetti. Il fondamentale in cui, forse, risulta meno favorito è quello del wordplay, qualche punchline e risposta di alto livello ha permesso a Bruno Bug, Reiven e Hydra di batterlo, in quest’ultimo caso aiutato anche dalla modalità col generatore di parole, che costringe il trentino a barre meno dirette e non gli consente di rispondere alle barre dell’avversario. Hydra e Blnkay, non a caso, sono forse fra gli avversari più ostici per il trentino, che può soffrire le sfide di punchline creative (costruite con un wordplay o semplicemente ignoranti), a cui viene sottoposto. Poca tecnica, poca cultura, tanto ingegno: classico esempio di battle giocate al di fuori della comfort zone del Mr. Extrabeat.

Inversion

Un’altra caratteristica particolare dello stile di Drimer è la sua abilità in risposta, un’altissima percentuale delle sue quartine fanno riferimento a quanto detto dall’avversario nella quartina precedente. Questo lo rende un dei freestyler più apprezzati, ma potrebbe tornare a tuo vantaggio. Conoscendo questa sua attitudine, nei 4/4 potresti tentare di traghettare il discorso verso argomenti dei quali ti ritieni esperto. Tendendo questa trappola potresti, anzi, risultare tu stesso molto bravo nella rigirata, come ha fatto Frenk al Carpe Riem nel 2018, quando, in risposta alla parola “punizioni”, ha citato subito Pirlo e Juninho Pernambucano, per poi, dopo la risposta di Drimer a tema calcio, chiudere la quartina vincente: “No no, ti sfondo! / Io non sono la Francia, aspetta un secondo! / Perché al contest anche se arrivo secondo / riesco a prendermi il rispetto di tutto il mondo.”, di fatto, iniziando un botta e risposta su uno degli argomenti preferiti dal bolognese. Questa strategia richiede, però, un po’ di scaltrezza e di esperienza, l’argomento prescelto va tirato in ballo in maniera sottile e non forzata, ma in modo tale che l’avversario “abbocchi”.

Vietato l’extrabeat

Se riesci a mettere in pratica al meglio tutti i consigli espressi precedentemente, c’è la (vaga) possibilità che la battle sia combattuta. In tal caso è probabile che l’MC di Trento tenti quella che lui ha definito come la sua “mossa finale” nel corso della sua intervista per noi, l’extrabeat. I polmoni d’acciaio e la capacità di scandire alla perfezione ogni sillaba lo rendono il migliore in Italia per quanto riguarda questa skill, a meno che tu non sia estremamente capace, pertanto, è sconsigliato affrontarlo in una gara di velocità. Quindi è più saggio seguire l’esempio di Tullo, Snake e Shame che sono riusciti ad attutire il contraccolpo scherzandoci sopra con barre tipo “La situazione si ferma qui: l’unica cosa che sa fare Drimer è l’extrabeat!” (Shame al Tecniche Perfette Piemonte 2017).

Essendo Drimer molto competitivo, può risultare aggressivo e scontroso sul palco, pertanto potrebbe tornare utile tentare di colmare il divario tecnico puntando alla simpatia e al coinvolgimento del pubblico. Infatti, portando uno stile più allegro e divertito, potresti ottenere la simpatia di chi segue la sfida ed in tal modo ottenere un piccolo bonus nei giudizi.

Riassumendo, non esiste un algoritmo segreto per battere Drimer, il trucco è cercare di essere sé stessi, facendo ciò che si è bravi fare, divertendo e divertendosi, non lasciandosi intimorire e – ma non ci voleva un genio a capirlo – evitando l’extrabeat.

CmA

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