Morbo vs Mouri – Mic Tyson 2016

È ormai notte inoltrata, quando il 30 aprile del 2016 al K2 di Vicenza la prima edizione del Mic Tyson sta volgendo al termine. Per la finale salgono sul palco Mouri e Morbo.

Il primo, nonostante sia uno dei nomi più temuti del momento, avendo deciso all’ultimo di prendere parte alla competizione, arriva da un tour de force partito addirittura dalle selezioni. Inoltre il cammino di Mouri non è stato semplice: agli ottavi ha affrontato Bles in una sfida spettacolare che si è protratta per ben due spareggi, durante i quali è riuscito ad avere la meglio sul punchliner campano grazie ad un flow spettacolare e una punchline storica (che carne era?). I quarti non sono stati meno difficili, infatti il suo avversario, il “padrone di casa” Lethal V, ha sfoggiato un ottimo minuto condito con rime molto tecniche, superato dal salentino grazie a presenza scenica e delivery di altissimo livello. Nella semifinale si iniziano a vedere i primi accenni di stanchezza, infatti la sfida contro Reiven è risultata piuttosto spenta, con 4/4 di livello basso se si guarda la caratura dei contendenti. Il pugliese riesce a passare grazie al flow e sfruttando la scarsa lucidità del siciliano, che avrà la sua rivincita nella finale del Tecniche Perfette dello stesso anno.

Il percorso di Morbo è stato molto più lineare, tenendo costantemente alto il livello tecnico si è riuscito a portare a casa ogni battle, battendo Virux agli ottavi, Debbit in semifinale, ma soprattutto il favorito Blnkay ai quarti, in una sfida equilibratissima. Si prevede una battaglia dall’altissimo tasso tecnico e molto combattuta. Difficile scommettere su un vincitore prima del “3, 2, 1” di Nitro: anche se forse la battle poco convincente di Mouri in semifinale e il suo tradizionale minor impatto nei 4/4 porta a pensare che il campione del Tecniche sia leggermente favorito all’atto conclusivo.

Quote: Morbo 2.00 – Mouri 2.30

Prima metà

La battle è composta da una sola modalità: 15 minuti, 4/4 a testa. Da subito Morbo parte con il suo stile cingolato, che l’ha accompagnato durante tutta la competizione, ma è Mouri a far drizzare inizialmente le antenne a pubblico e giuria. Il Principe dei Mostri ha alzato nettamente il livello e se ne accorgono tutti quando alla quartina di Morbo “Se son fiori fioriranno, se son rose roseranno/ non lo so, ma sai: se son cachi cagheranno!/ Il fatto è che Mega Morbillo spacca ogni anno/ sta di fatto che se saranno Mouri mouriranno!” risponde con la barra-killer “Peccato che gli scarsi non scarseggiano” e nella quartina successiva sciorina una sequela di incastri, tutti in -ino, ma senza diminutivi, che si lega benissimo con l’instrumental di “Hot Nigga”. La sfida continua in maniera leggermente favorevole al mc pugliese, almeno fino a quando non cambia il beat e quest’ultimo non copre la voce di Mouri, che, arrabbiato col fonico, si deconcentra. Da questo momento in poi il manduriano si distacca per qualche minuto dalla sfida, sfornando quartine con uno stile pazzesco, ma rispondendo meno a quelle di Morbo. Dall’altro lato l’abruzzese prosegue molto concentrato, ma non riesce a trovare la stoccata vincente per prendere il predominio. La tattica di Morbillo sembra essere quella di dimostrare alla giuria che è in grado di replicare ogni trick del salentino, come nella sfida di extrabeat a 4:56 o quando al calembour “ma io ne sento tanti che impazziscono come la maionese Calvè” risponde con “Mouri mo’ urinati sulle scarpe”.

Seconda metà

Mouri non sembra molto impensierito dall’avversario e continua sfoggiare la sua tecnica, come sul cambio di beat a 6:16, nel quale attacca con un flow incredibile sulla base di “2 e 30 demmerda”. Nella seconda parte della sfida entrambi i partecipanti elevano ulteriormente il livello ed ingaggiano una sfida di stile. Un punto di svolta della battle è quando, a meno di tre minuti dal termine, Morbo compie il wordplay “non ascolta rock: AC-DC / però è troppo un fattone: acidi sì” alla quale viene opposta una quartina composta interamente da parole in -ici “AC/DC acidi si, a si dici, attrici e cd cicatrici ma spiccia ca tieni li picci fanno politici ca so felici”, che forse non vuol dire un cazzo, ma che risulta tremendamente d’impatto! Anche grazie al beat la sfida si infiamma, dando spazio allo spezzone più bello fra tutte le finali del Mic-Tyson, con incastri, flow e anche qualche punchline in più rispetto ai minuti precedenti. Alla fine della battle, a caldo, sembra essere Mouri ad esserne uscito vincitore, ma, al momento del verdetto Moova alza in aria il pugno di Morbo. Lì per lì anche l’abruzzese appare sorpreso e commosso per la vittoria.

Giudizio

Sebbene buona parte dei commenti al video su YouTube siano schierati a favore di Mouri, l’esito di questa battle non è scontato come potrebbe sembrare a un primo ascolto, grazie alla presenza scenica e al flusso del manduriano. Sia chiaro, il flow di Mouri era superiore, specie su alcuni beat, ma talvolta le sue barre sono risultate prive di senso e spesso non si collegavano a quanto detto da Morbo nella quartina precedente. D’altro canto l’MC di Martinsicuro si è riferito spesso alle rime dell’avversario, rispondendo sullo stesso tema, mantenendo la stessa chiusura o utilizzando lo stesso trick. Il modo di condurre la sfida da parte di Morbo è stato meno spettacolare, ma più complesso e consistente. L’abruzzese sembrava meno a suo agio sul palco di quanto lo fosse di solito, probabilmente un po’ emarginato dalla strabordante presenza dell’avversario. Al tempo stesso, era concentrato al 100% e questo gli ha permesso di rispondere sempre a tema e di non andare mai fuori tempo (cosa che invece Mouri ha fatto 2-3 volte). Ciò non toglie che alcune quartine del Principe dei Mostri siano da incorniciare e che il livello tecnico raggiunto in questo incontro sia tuttora altissimo. Alla classica domanda su chi meritasse, si può rispondere così: se si premiano abilità tecnica, flow e presenza scenica, Mouri avrebbe dovuto vincere. Se invece ci si concentra di più sulla capacità di rispondere a tema all’argomento o utilizzando lo stile messo in campo dall’avversario, ecco che Morbo può avere ottenuto qualche punto in più. In ogni caso questa è, senza ombra di dubbio, la più avvincente fra le finali del Tyson, una bellissima battle con uno show di livello elevato e che non annoia nonostante la durata (15 minuti) e il fatto che sia composta da un’unica modalità. Questa sfida resta un must per chi nel freestyle predilige flow, metriche e incastri.

CmA

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