Pagelle All Bars Game Live 1

Il primo All Bars Game Live è stata una serata indimenticabile, che è già storia in questo mondo. Le tre sfide previste erano: Snake vs Gizmo, Morbo vs Blnkay e John Durrell vs Drimer. Nessuna di queste ha deluso le aspettative e l’evento ci ha regalato momenti già iconici. Con arbitro Keso, sempre più a suo agio nel ruolo di host e a cui è riuscito tutto più facilmente con il pubblico davanti, al Barrio’s di Milano, andiamo a scoprire come abbiamo valutato le prestazioni degli mc. Ricordiamo che – nonostante si cerchi di avere il massimo grado di oggettività nel dare i voti ai freestyler – è indubbio che subentri sempre un grado di soggettività che può variare il voto.

John Durrell 9

Semplicemente il più bravo. Sicuramente è forte e a tratti geniale a livello di scrittura e trovate, ma è forse l’attitudine con cui affronta l’All Bars ciò che fa la differenza rispetto a tutti gli altri. In questo caso, scrive due strofe capendo subito come avrebbe potuto influire il pubblico live sulla sua prestazione. Un All Bars che diventerà storico, in cui alterna barre sublimi (il palco non è una teca in cui farti una sega…), a tormentoni (non è credibile) e con una chiusura clamorosa. Oltre ai contenuti, a barre pesanti (ti sputtanai…), va evidenziata anche lo schema metrico con cui compone le sue strofe, riuscendo a dare importanza anche grazie all’intonazione della voce a qualsiasi sillaba. MOSTRO

Snake 8

Subito dopo quelle di John Durrell, sono le sue le strofe più potenti della serata. Una capacità a livello attitudinale che sicuramente lo aiuta nella performance, una scrittura a tratti “vecchio stile” che fa rimbombare ogni sua barra e una rivalità che arricchisce il tutto e gli dà pepe. Capisce bene come attaccare l’ex compagno di crew Gizmo, su cui ovviamente aveva tante cose da dire e lo fa in maniera clamorosa. Praticamente ogni sua barra si guadagna l’urlo del pubblico: incastri, cattiveria e speak the truth sono la sua ricetta vincente. “Hai raggiunto l’obiettivo di sei miliardi di persone” è una lancia al cuore del rivale. VICHINGHESCO

Morbo 7.5

Ne aveva tante di cose da dire a Blnkay e gliele ha dette tutte, con i suoi soliti mille incastri. Racconta praticamente tutti i difetti dell’avversario, da quelli più toccati anche in battle (le orecchie) ai pezzi. Lascia perle qua e là: “la sottile differenza fa rappare e fare rime” è già storica. Crea feeling col pubblico anche senza sforzarsi di crearlo, questa è la magia del modo di rappare di Morbo, anche se ha un approccio meno attitudinale rispetto ad altri. Un All Bars Game manifesto di quello che è capace di fare. QUANTI PUGNI

Gizmo 4.5

Purtroppo non paga la scelta di farla per la maggior parte in freestyle. Si sente troppo la differenza con i testi scritti dal rivale e le aperture ripetute “lui fa tanto il figo” o le costruzioni da freestyler “neuro per chiudere con euro” stordiscono con quella che è la situazione. Va sul privato, fin troppo forse, parlando di prostitute pagate o altro, però è una scelta stilistica. Gli esce qualche rima interessante, soprattutto per i contenuti portati, molto in linea col personaggio. Ma non è abbastanza, sinceramente, la barra sconclusionata del “maestro Yoda” dimostra tutte le difficoltà nel costruire l’All Bars attraverso il freestyle. FERITO A MORTE

Blnkay 5

Difficilissimo dare un voto alla sua prestazione. Geniali le barre scritte, davvero, in pochi come lui. Fa venire letteralmente giù il Barrios. Però poi dimentica tutto e questo non può non incidere sulla performance. Come se a un’interrogazione rispondi alla prima domanda alla perfezione, ma poi alla seconda fai scena muta. Abbiamo scelto di dargli 5 considerando grave la dimenticanza, ma davvero il voto lo potevate scegliere voi, dipendendo da quanto valutiate il fatto di essersi dimenticato gran parte della strofa. MEMORY CARD PIENA

Drimer 7

Ci sentiamo di dire (sapendo anche com’è andato quello con Shame) che si tratta del peggior All Bars di Drimer finora e nonostante ciò è tanta roba. Viene oscurato anche dal miglior All Bars mai fatto e in più dimentica parte della strofa e anche in questo caso va a pesare sul voto. Si salva con la sua grande attitudine e poi – ovviamente – alcune barre potenti le mette a segno. Si notano i palchi fatti, si nota la pesantezza. Si nota soprattutto la cultura, per capire il suo All Bars andrebbe preso ogni pezzo e googlati i personaggi/eventi citati. Il finale (in cui si toglie la maglietta) sarebbe stato figo, ma un po’ fuori luogo in virtù di quanto fatto da John Durrell. Insomma, un All Bars assolutamente di livello, nonostante la mega performance dell’avversario. RISORGERÀ PIÚ FORTE DI PRIMA

CmA

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