Il format che ha sconvolto il panorama del freestyle italiano. L’All Bars Game ha avuto un impatto sensazionale per tutti gli appassionati della disciplina, con un nuovo modello particolarmente interessante e divertente, che ha convinto un po’ chiunque. Due sfidanti annunciati in anticipo, due strofe di circa 4 minuti l’una preparate in anticipo e interpretate da ognuno a suo modo, grafiche e video di grande livello qualitativo. Tutto costruito bene per rendere lo show il più intrattenente possibile. All’interno di questo formato, ci sono ovviamente le sfide e le performance dei vari mc che – inutile negarlo – non hanno dato tutti le stesse sensazioni e hanno dimostrato di sapersi adattare più o meno bene all’All Bars Game. In generale, la tendenza è stata più che positiva, nessun mc ha particolarmente sfigurato, ma alcuni di loro si sono sicuramente espressi meglio. In vista dell’evento del 29, in cui al Barrio’s di Milano per la prima volta l’All Bars Game sarà live in una serata aperta al pubblico, proviamo a pagellare le battle svoltesi finora, ricordandovi che – non essendo neanche basata sul risultato – si tratta di una valutazione prevalentemente soggettiva, pur cercando di tenere conto di alcuni dati oggettivi per esprimerla.
John Durrell AKA Dr. Jack 8.5
L’All Bars Game si apre col botto, con una prestazione monstre dell’oramai ex freestyler John Durrell, totalmente a suo agio nel formato. È soprattutto l’incredibile attitudine ciò che caratterizza maggiormente la sua prova, la sua totale connessione anche a livello corporale con le barre che dice, il modo di gestire il pubblico e l’evidente self-confidence dimostrata. Non è la prestazione migliore probabilmente a livello di scrittura delle barre, ma è sicuramente quella più impattante per presenza scenica e delivery. NUOVA COMFORT ZONE
Debbit 6.5
Forse anche messo in “cattiva luce” dalla grandissima performance del rivale, Debbit utilizza il suo stile unico estremamente musicale, cercando di inserirlo in questo formato. L’esito è positivo, con alcune barre particolarmente divertenti e altre meno impattanti. Fa “scorrere poco sangue”: sono molto pochi gli attacchi diretti al rivale e si avverte l’assenza di cattiveria. Resta una prestazione figa, soprattutto per l’esclusività della stessa, nessuno fa qualcosa come Debbit lo fa. Ma la differenza con lo stile attudinale di John Durrell è netta ed è tanta. LANCIA-BARRE
Bruno Bug 6.5
Anche lui originale per stile, con un mood simpatico e punchline particolarmente divertenti. Fa qualche errore e a volte sembra dimenticarsi le barre che aveva portato, questo incide inevitabilmente sulla prestazione. Usa molto il freestyle in apertura, scelta interessante che aiuta a creare una connessione con quanto detto da Morbo. Probabilmente il grosso problema della sua performance è la delivery, poco attitudinale che rende meno incidenti tante sue barre carine. A livello di contenuti non è troppo interessante la sua strofa, che non segue nessuna storia interna (come ad esempio fatto magistralmente da Arcy, Keso e Il Dottore), ma è una scelta, un mood diverso per approcciarsi al format. Molto a suo agio invece a livello di attitudine, dimostrando di essere (fra i giovani) uno dei più bravi master of ceremonies in Italia. NON GRADISCE I DIFETTI ESTETICI
Shekkero 7
Bella la storia che racconta all’interno delle sue due strofe, lavorando fin dalla presentazione sul tema che porterà all’interno della battle, il personaggio Drimer e la sua differenza rispetto alla persona che lo rappresenta. Peccato per alcuni errorini (quello più palese l’extrabeat), per le bretelle che continua a perdersi e si nota una certa distanza attitudinale rispetto al rivale, più incidente nel suo modo di esprimersi. Poteva essere più cattivo forse, ma sarebbe andato fuori tema e poco coerente con il suo personaggio e la prestazione è in linea con questo. Figa e originalissima la creazione di rime ad effetto che sorprendono nella chiusura non facendo rima e nei rimandi a Shame. IL PIÙ VERO DI TUTTA LA SCENA
Drimer 8
Sfavorito… dall’avversario. Davvero difficile attaccare uno come Shekkero, uno dei freestyler con meno punti deboli in Italia. Riesce comunque, soprattutto nella prima strofa, a metterne in discussione la figura (bello il concetto sugli ignavi nello specifico). Il tutto fatto con l’attitudine più rappusa vista nell’intero All Bars Game. Sicuramente è un format particolarmente calzante per le sue caratteristiche: presenza scenica, citazioni, punchline potenti…la sua prestazione non ha quasi difetti, ma forse manca un po’ di originalità per renderla “epica”. Bellissimo, per l’appunto, il confronto di stili, con Shekkero meno rappuso che mai che lavora – al contrario – proprio sul creare idee originali. Lui interpreta i panni del villain alla perfezione contro Shekkero underdog perfetto. PRECISIONE AUSTRO-SVIZZERA
Morbo 7.5
Tanti incastri, tanta tecnica, ma anche una cattiveria quasi inaspettata. Scrittura potentissima, quasi perfetta l’esecuzione in cui non s’impappina una volta, ottimi spunti per attaccare il rivale. Stile molto diverso da quello di un John Durrell o Keso, molto più da nerd degli incastri e delle rime e un po’ meno orientato a impressionare il pubblico con le sue movenze. Un appunto anche sulla chiusura delle strofe, per cui di solito viene usata una barra a effetto, mentre nel suo caso la chiusura non è potente e si fa fatica a capire che abbia finito. In ogni caso, una performance che rappresenta al meglio quello che è Morbo e il suo stile. ALL TECHNIQUE GAME
Kid Kontrasto 9
Sulla nostra pagina Instagram, il pubblico ha votato per lui come migliore performance finora. Ciò che ha tirato fuori l’abruzzese è stato una perla senza precedenti. Unisci presenza scenica, cattiveria, barre pesanti a un reale astio per il tuo rivale e otterrai le due strofe più devastanti di questo format. È stato un fottutissimo bombardamento: ogni barra che il padrone di casa tirava fuori, era un pugno in faccia di McGregor, non solo per le barre in sé, ma anche per la delivery, da sempre una delle caratteristiche migliori del Pappa Kappa Nazionale. Mimare il pugno che colpisce, un gesto perfetto per entrare nel mood di quello che sta dicendo, ad esempio. Ovviamente, rispetto ad altri che hanno fatto benissimo in questo format come Drimer, Il Dottore e John Durrell, la storia che aveva con il suo rivale ha favorito la riuscita della sua performance, tremendamente cattiva e sentita. Però così potente era difficile aspettarselo. CACCIABOMBARDIERE
Arcy 7
Due strofe altamente contenutistiche. Forse fin troppo, tanto che sembra mancare leggermente la punch a effetto nell’espressione fin troppo particolareggiata dei concetti. A livello di attitudine e potenza non raggiunge gli incredibili livelli del rivale, si nota persino dall’outfit la differenza di esperienza, ma riesce comunque a portare temi e metriche interessanti, sfruttando ogni punto debole dell’avversario per colpirlo. Peccato errore nel secondo round, in cui perde molto l’abbrivio dimenticandosi probabilmente il testo e partendo con un freestyle poco incisivo. Prova comunque altamente positiva anche per l’età (è il più giovane a essersi esibito finora) e il fatto che – rispetto a Kid Kontrasto – non si sentisse sicuramente nella sua comfort zone e affrontasse il padrone di casa. É stata la battle più bella e sanguinolenta, ora si aspetta solo la rivincita in freestyle. TRUTH OR DARE
Il Dottore 8.5
Pazzesca. Prima strofa potentissima, con vari metriche all’inizio e tante punch costruite alla grande. L’attitudine è più “simpatica” rispetto a quella di Keso o John Durrell, ma la presenza scenica resta quella di un veterano della disciplina. Seconda strofa semplicemente geniale: Il Dottore diventa un dottore e fa la diagnosi al rivale. Originalissimo, speriamo possa diventare un po’ “il suo personaggio” agli All Bars Game. Oltreché un mc della madonna, è bravo come attore nell’interpretazione, cosa che dà altri punti a un testo davvero figo. ESPRESSIVITÀ FACCIALE 10/10
Gabs 6.5
Buona prova del marchigiano, molto musicale e interessante per come si sviluppa. Un po’ emozionato, si nota forse leggermente la differenza di esperienza con il suo rivale. Connette meno con pubblico e non sempre è ottimale la sua delivery. Anche lui non ha un avversario facilmente attaccabile, ma è bravo a trovare qualsiasi punto in cui l’avversario è leggermente scoperto. Forse poteva fare un po’ d’introspezione in più, facendoci conoscere meglio il suo personaggio oltre a insultare il rivale. Comunque resta bravissimo nel costruire barre sempre sensate, sempre incastrate ottimamente e che si concludono con punch importanti. Chiusure doppie e triple costanti, a livello tecnico le sue e quelle di Morbo sono le migliori strofe. BARRE COL GONIOMETRO