Perché il Mic Scrauso è così bello?

Stanno uscendo in queste settimane i video della quarta edizione del Mic Scrauso, tenutasi a Cassino a metà agosto dopo 3 anni di pausa. Anche quest’anno, come nelle tre edizioni precedenti, la competizione è stata apprezzatissima dal pubblico. L’hype che genera questo contest è sempre alle stelle e le situazioni che si creano hanno dell’incredibile. Ma perché accade tutto ciò? In questo articolo cercheremo di spiegarlo come meglio possiamo, analizzando tutta la competizione nei suoi maggiori punti di forza.

Filosofia

Il Mic Scrauso non è la battle organizzata meglio d’Italia, non è quella in cui ogni particolare viene misurato: è una festa e viene vissuta come tale. È una battle costruita col cuore, con amore, e questo si riflette nell’amore che riceve. I beat sono spesso molto originali (nell’ultima edizione abbiamo trovato persino Bad Romance di Lady Gaga), alcune modalità sono fatte più per il divertimento che per la competizione, le canzonature di Ezio Greggio e delle Veline e persino il nome (Mic Scrauso da Mic Tyson ovviamente) sembrano richiamare più a una parodia che a un contest serio. Ma è proprio questa che ne aumenta la potenza e funziona benissimo nel contesto in cui si è, rendendola una gara spettacolare e divertentissima: la più bella d’Italia.

Selezioni

Il primo punto da analizzare sono le selezioni. Il contest infatti offre turni di scrematura, in cui vengono scelti i 24 partecipanti. Questo dà la possibilità a tutti i ragazzi che lo richiedono di poter dimostrare il proprio valore. Il numero di freestyler che assistono alla gara – quindi – aumenta di parecchio, come la possibilità di scoprire nuove leve. L’inclusione e l’accoglienza sono due caratteristiche molto importanti in questo tipo di contest, che ne garantisce un carattere “popolare”, avvicinando quindi le persone allo spettacolo.

Atmosfera

Il luogo, le persone che ci sono e il modo di presentare sono pazzesche. Lo Scrauso si svolge in un parcheggio e chiaramente non ha un impianto audio, bensì una cassa o un ghetto blaster, proprio per via della tipologia di contest da strada che rappresenta la competizione. Il pubblico è sempre uno dei migliori che si possano trovare durante delle battle di freestyle. Quasi ad ogni barra c’è un casino pazzesco che alimenta la foga degli mc e non può far altro che far bene allo spettacolo. Questo rende ancor di più via video, dove le urla dei tifosi fa entrare di più lo spettatore da casa dentro lo spettacolo e lo rende più godibile. Proprio al successo del Mic Scrauso, non a caso, si deve l’esplosione dei contest street in Italia (tantissimi negli ultimi anni), in cui anche i freestyler si sentono maggiormente a proprio agio e tendono a dare il 100%.

Partecipanti

Ultimo punto ma di certo non per importanza sono i freestyler che ne prendono parte. Dalle selezioni passano e si mettono in mostra un sacco di emergenti e nuovi ragazzi, ma anche molti freestyler già affermati vogliono essere presenti a questa festa del freestyle. Debbit, Drimer, Shame, Blnkay, Frenk, Bruno Bug, Hydra, Keso… lo star power della competizione è incredibile. Di conseguenza, tra i fuoriclasse ed i ragazzi che si sono qualificati il livello non può far altro che essere alto. Ci si trova ad avere molti stili mischiati e lo show ne guadagna. In generale, l’ambientazione street favorisce spesso i punchliner rispetto ai freestyler più tecnici, ma non sempre: basti pensare alla finale raggiunta da Bruno Bug alla terza edizione.

In conclusione, il Mic Scrauso è una festa hip-hop, con carattere pop, che riesce a garantire al freestyle un’oasi felice. In questo contesto, pacifico e sereno, si creano automaticamente quelle che spesso sono fra le migliori battle dell’anno. Quindi, da appassionati di questa disciplina, bisogna dirlo: lunga vita al Mic Scrauso!

CmA

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