Bruno Bug batte Nerone al Mic Tyson

La nostra nuova rubrica si occuperà di inventare possibili situazioni, mai avvenute realmente, relativamente al mondo del freestyle. Gli scenari proposti in questi articoli sono totalmente fantasiosi e mai avvenuti.

Post-battle vs Nerone

La battle è a senso unico e la giuria, nonostante uno spareggio molto “strano” concesso, non può far altro che premiare Bruno Bug. L’annuncio della vittoria del pugliese suscita un boato, il pubblico è infiammato per l’ammazza-Nerone e inizia a intonare il suo nome in coro. Ma nella battle successiva lo aspetta un altro mostro sacro: Reiven.

vs Reiven

Il siciliano non ha dato la sua miglior prestazione contro Simon Skunk, ma resta un veterano difficilissimo da buttare giù. Ma Bruno Bug ha dalla sua il pubblico: l’urlo della gente – quando entra – è clamoroso. Minuto ad argomento: inizia Reiven che non centra molto il topic (il tuo gruppo di whatsapp) e non dà il meglio di sé. Brunello invece fa un minuto da masterclass sul deep web. Nei quattro quarti, Reiven recupera con alcune punch pesanti. Bruno lavora molto di inversion e si disimpegna bene, sempre con il pubblico dalla sua parte. Nella maggior parte dei contest sarebbe stato spareggio, coi tempi corti dovuti alla diretta su Twitch ci vuole un verdetto definitivo. Passa Bruno Bug, anche questa volta meritando, nonostante la differenza non sia stata marcata.

vs Frenk

Tocca a Frenkone confrontarsi con il più tifato, in una sfida che promette scintille, anche a causa dei trascorsi fra i due (finale Fight Club). Nel minuto con gli oggetti nessuno eccelle, non trovandosi a proprio agio con una modalità nuova e difficile da gestire. Nei quattro quarti, invece, scorre sangue: Bruno Bug attacca Frenk sul fatto che si studi a tavolino i modi per vincere le battle e che rispetto a lui non abbia reali qualità naturali. Il paragone Messi vs Ronaldo fa venire giù i Magazzini Generali. Frenk è sempre efficace in risposta e va anche lui sul personale “tutti dicono che sei forte forte, ma alle battle prendi sempre botte botte”. Probabilmente, sono i quattro quarti migliori dell’intero contest. La spunta Bruno Bug, un’altra volta. Ennesima dimostrazione di come quella sera fosse in una condizione di forma incredibile.

vs Blnkay

Ma ecco il mostro finale, in finale. Blnkay, in una di quelle serate in cui sembra indistruttibile, e con tantissima voglia di prendersi il titolo che gli manca. Il genovese è inevitabilmente il favorito, nonostante la clamorosa cavalcata di Bruno Bug e il suo stato di forma impressionante. Tra l’altro, la sfida è nella modalità preferita da Blank (ha perso pochissimi “giri della morte” in carriera) e in quella che Brunello probabilmente soffre di più. Ed effettivamente, fin dall’inizio è tostissima per Bug. Nei primi cinque minuti a quattro quarti il pugliese si difende, ma Blank è superiore. Sembra già finita, ma vengono concessi altri cinque minuti 4/4, che sembrerebbero quasi superflui, se non che… Dj MS manda un beat new school. PAM, ora Brunello si sente a casa ed è Il Robottino di Genova a doversi difendere. Insomma, secondi quattro quarti dominati, si va all’ennesimo spareggio. Folla gasatissima per Brunello, anche se Blnkay mantiene sempre una buona fetta di pubblico. Il favorito, a questo punto, sembra il pugliese, per una vittoria che sarebbe clamorosa a dir poco. Ma il genovese non ci sta. Prima barra dello spareggio, sfodera una punchline/wordplay in risposta devastante che fa ammattire il pubblico. Blank prende fiducia e inizia a sfoderare le sue armi migliori. Bug sbaglia tattica e prova a giocare il suo gioco, lavorando su giochi di parole e risposte arzigogolate, ma non riesce a stare dietro al suo avversario che si prende anche il pubblico. Nel voto finale, è Blnkay a ricevere più grida. La giuria vota il genovese, che vince il suo primo Mic Tyson, trattenendo a stento le lacrime..

Per Bug, un’altra sconfitta in finale, che però questa volta vale un posto nell’Olimpo del freestyle. Vittime ultra-illustri e una dimostrazione di forza al mondo per il giovane pugliese, che esce dall’evento più forte e con più fiducia di prima.

CmA

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