Smicdown

Presentazione

Un’evoluzione fatta di scelte corrette e la giusta quantità di ambizione. Lo Smicdown, soprattutto dopo la sua ultima edizione, si è affermato fra i top contest in Italia, grazie ad un lavoro graduale che ha portato l’organizzazione ad affermarsi sempre più a livello nazionale attraverso eventi sempre più grossi. Sono Cheat, Ade, Schifo, Giuss Dawg ed Enzo il Salumiere coloro che hanno costruito il mondo Smicdown e che stanno gettando le basi per un futuro sempre più di primo piano per questo contest. I nomi grossi sono ciò che certifica l’ambizione di questo collettivo, tanto da riuscire a portare all’ultimo evento quasi tutti i migliori freestyler della penisola, alcuni come teste di serie, altri ingolositi dal premio di 1000 euro unito alla qualificazione a Freestylemania.

Storia

L’organizzazione nasce quando Lorenzo, Cheat e Ade, hanno deciso di organizzare una piccolissima battle di paese: 6 iscritti e 6 birre di premio.
Tra gli iscritti figurava Giuss Dawg, che all’epoca faceva solo battle di poco conto nella sua città.

Il luogo in cui si svolse era Treviglio, dove dal 2013 – anno dell’ultimo Mortal Kombat organizzato da Snake – non esisteva una battle.
Spinti dalla volontà di creare qualcosa per i ragazzi di zona, Giuss Dawg si unì al nucleo originale, al fine di organizzare piccole battle.

Tra queste battle ricordiamo il primo evento con il nome SmicDown: battle da 100€ con Shame e Snake in giuria. Il secondo evento fu una battle da 300€ con iscrizione gratuita. Aneddoto che non tutti sanno è che la battle si svolse a Treviglio nello stesso centro sportivo in cui Giorgio Gori (attuale sindaco di Bergamo) stava tenendo un intervento insieme ai sindaci di Brescia e Sondrio e il vice-sindaco di Milano.
Esasperato dal ritardo di oltre un’ora, Cheat decise di staccare l’impianto del comizio e iniziare la battle tra la rivolta degli anziani e lo stupore delle istituzioni.

La svolta si ebbe quando in un bar di paese, luogo designato all’organizzazione degli eventi tra un giro e l’altro, il collettivo si pose il primo obiettivo nazionale: una battle che fosse grossa come l’ultimo Outbreak, ma con lo stile di conduzione di Ya Know The Name. Nacque così la prima finale SmicDown: 500€ di premio e TDS Fea e Vikings. La particolarità della battle fu l’introduzione dei minuti situazionali e della band dal vivo.

Altra curiosità è relativa alla band chiamata a suonare durante la finale fra Snake e Drimer: i Funky Lemonade (al basso e alla chitarra) e Piccola Croce (alla batteria) erano solito praticare l’improvvisazione jazz, e tutto il beat della finale fu realmente improvvisato al momento.

Smicdown Cyber Fighter 2022

Dopo lo stop del Covid, ai compagni di merende si unì Enzo il Salumiere, street legend del freestyle bergamasco.

In un periodo di stop per gli eventi grossi l’obiettivo divenne quello di portare, con i mezzi a disposizione, un evento con lo star power del Mic Tyson.
L’idea iniziale era totalmente diversa da quella del Cyber Fighter uscito via video, tuttavia, date le difficoltà realizzative del progetto, in 10 minuti nacque l’idea del nuovo format.

9 teste di serie coinvolte, tanto lavoro a livello marketing per promuovere l’evento, attraverso scelte stilistiche e grafiche molto nuove nel panorama freestyle italiano. Il mood cibernetico è servito a dare un mood diverso a tutto l’evento, un concept davvero interessante, che ha convinto un po’ tutti. Il Barrio’s, lo stile di conduzione e alcune scelte a livello di modalità (probabilmente per tempistiche strette) hanno reso il Cyber Fighter simile – sotto certi aspetti – alle Ya Know Death, contest storicamente fra i migliori della penisola. La pretesa degli organizzatori per il prossimo evento è salire ancora di livello: cosa creeranno nel prossimo Smicdown?

Albo d’oro

Smicdown 2019/20 – 1° Snake – 2° Drimer

Smicdown Cyber Fighter 2022 – 1° Grizzly – 2° Snake

CmA

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