Una delle tante battle che hanno contribuito a creare il detto “meritava Blnkay“. Un confronto di stili e una sfida che ha fatto nascere la stella di Drimer. Blnkay ci arrivava con lo status di mostro finale in progress, dopo essere stato mandato a suon di richieste a MTV Spit e aver perso (anche lì con qualche dubbio) contro Nerone. Parte nettamente favorito contro Drimer, il trentino che rappava già da diversi anni, ma che solo recentemente si stava muovendo di più dalla sua regione e stava migliorando a dismisura le sue skills. Per Drimer, vittorie convincenti contro Trifo e Il Tofa nelle precedenti sfide. Blnkay aveva sconfitto Subo e Snake per qualificarsi alla semifinale. L’ottimo percorso in quell’Alley Oop – festival hip hop in quel di Piacenza – poteva dare speranze a Drimerino, ma Blank per esperienza, nome e pura potenza, restava il favoritissimo.
Quote: Blnkay 1.40 € – Drimer 4.0
Minuto
Parte il Robottino di Genova, con un minuto stile Blnkay, quindi incastri, monorima e punchline. Poche, in realtà, rispetto a quello a cui ci ha abituato. “La tua tipa ama le vibrazioni, non vuole i cazzoni, si siede a terra se c’è un terremoto” è la top punch del minuto. Mentre il genovese rappa, Drimer sembra in trance: quasi balla seguendo la musica e forse fa perdere la concentrazione al suo avversario. Minuto di Blnkay nel complesso poco pesante, poca fotta e poca genialità.
Drimer gli risponde con strafottenza e già dalla prima barra dimostra di stare al livello “parla di forum e sta al livello intellettuale di Quinta Colonna”. “La prossima volta non aprire barre a caso per chiudere l’ultima punchline che ne ho bisogno”: pochissima risposta del pubblico, anche forse per una delivery un po’ scialba da parte del trentino.
Poi Drimer prende un ottimo flow, parte con gli incastri alla Blnkay, anche se non con la stessa precisione tecnica: chiude “water bro con water bro”… Subito dopo questo momento “da Blank”, il trentino fa notare la differenza fra lui e il suo avversario “sto rappando come te, spaccando come te, ti piace sto rap, a me no quindi la smetto”. Bomba psicologica, anche se poco percepita dal pubblico perché al centro del discorso e con una totale assenza di delivery. Però poi la chiude così “non sto al tuo livello in quanto al rap, ma ti raggiungo e supero con l’intelletto”. Altra cannonata. In generale, un minuto potentissimo, nonostante l’inesperienza si noti in qualche imprecisione e nonostante il pubblico sia freddissimo.
4/4
Si parte con una delle punchline riprese più volte nelle battle di freestyle “particella-party in cella” di Blank. A quei tempi, molto d’effetto. Nonostante la spavalderia di Drimer, che ha un atteggiamento simile a quello che avrà contro Reiven al Mic Tyson (anche se meno evidente), Blnkay riempie di punchline il suo avversario, facendo gridare il pubblico. Drimer non demorde e dà alcune risposte importanti “tu invece lavori alle pompe funebri perché il cazzo lo succhi da morire”. Quella del “tiro a giro” poco riuscita da Blnkay, anche se c’è sempre un ragazzo che gli urla tantissimo. Bello il gioco di wordplay e incastri sul tiro fra i due. Drimer alza il livello nel corso della battle, Blnkay continua a tirare rime potenti dall’inizio alla fine, fino alla storica: “Drimer, rime di merda, nel tuo nome hai due anagrammi”. Sembrerebbe la botta finale che chiude una sfida incertissima e che dà la vittoria al genovese. E invece, la giuria con una scelta coraggiosa dà la vittoria al trentino, spiegando come “non possiamo limitarci a guardare le singole rime, ma dobbiamo guardare tanti aspetti che ha un rapper”.
Giudizio
Una sfida effettivamente complessa da valutare. Certamente, le rime di Blnkay, anche per delivery e costruzione, hanno avuto più presa sul pubblico. Forse anche il nome del genovese ha pesato nel creare un po’ di apatia nei confronti di Drimer durante la battle. Detto ciò, Drimer è stato ha fatto un minutone, costruendo concetti e andando non il tipico “minuto punchline” e gli va dato atto di questo. Nei quattro quarti, ha creato immagini e paragoni di livello e ha cercato di rispondere come ha potuto al mix incastri-wordpline-punchline di Blnkay. Un ulteriore 4/4 di spareggio avrebbe favorito Blank, che sicuramente nel botta e risposta parte in vantaggio rispetto al rivale. In generale, è stata una battle molto alla pari, banalizzando “Drimer vince minuto, Blnkay vince 4/4”. Il giudizio della sfida poteva pendere da un lato o dall’altro a seconda di quali qualità venissero valutite maggiormente. Non è stata una di quelle battle in cui Blank ha perso perché non è stato capito, ma perché sono state apprezzate di più alcune qualità dell’avversario che al genovese non appartengono. Drimer riuscirà poi a vincere quell’Alley Oop in finale contro Posaman, irrompendo di fatto così nella cerchia dei grandi del freestyle italiano.