Per capire al meglio cos’è successo all’interno del mondo del freestyle in lingua spagnola nel 2022 dobbiamo immaginarci delle enormi montagne russe, un saliscendi continuo, con picchi vertiginosi e momenti degni di un ipotetico museo delle battaglie rap.
Cos’è successo?
Iniziamo col dire che il 2022 è andato piuttosto in contrasto con il 2021, anno nel quale abbiamo assistito ad una prepotente ripresa del movimento.
I motivi sono vari: possiamo citare il calo consistente di visualizzazioni e la perdita di sponsor da parte Urban Roosters – verificatosi specialmente in leghe domestiche più di nicchia come la FMS Chile – oppure si può discutere sul fatto che oggigiorno le battles diventano sempre meno attrattive, a causa delle poche faide tra freestylers e sfide viste e sentite più volte nel corso degli anni (ad esempio Chuty vs Skone), che rendono lo spettacolo stantio e poco appetibile ai nuovi fruitori.
In questo 2022 però abbiamo anche assistito a momenti memorabili in grado di far sobbalzare qualsiasi spettatore appassionato.
In primo luogo, direttamente dalla FMS Argentina, è impossibile non menzionare l’incredibile sfida tra Larrix e Klan, terminata con uno spareggio disputatosi tra il pubblico: una battle che potrebbe essere degna del film “8 Mile”. Sempre rimanendo in Argentina, abbiamo assistito ad una delle migliori battaglie scritte nella storia della disciplina, vale a dire Replik vs Stuart. Una delizia poetica e filosofica.
Non solo la FMS Argentina è stata teatro di grandi sfide e di spettacolo ma anche l’evento God Level Todo o Nada, che ha sfornato un bellissimo incontro tra Jaze e Teorema, due autentici mostri sacri del freestyle in lingua spagnola. Per non parlare poi della Red Bull Internacional che ha incoronato Aczino campione per la terza volta nella sua mirabolante carriera.
Senza il minimo dubbio però, l’evento più grande, importante ed epocale di questo 2022 è stata la sfida, in una battaglia scritta, tra il messicano Aczino – leggenda del freestyle hispano – e lo statunitense Dizaster – autentico pioniere delle rap battles scritte – svoltasi a Los Angeles, California.
La battle era suddivisa in tre round: il primo in inglese, il secondo misto e il terzo ed ultimo in spagnolo, così da bilanciare al meglio l’evento. La vittoria finale è andata, contro ogni pronostico, a Mau el Aczino.
Il freestyler messicano è riuscito, non solo a compiere un‘impresa a livello di freestyle, ma soprattutto ad unire due culture che sono spesso entrate in conflitto tra di loro – vale a dire quella dei cittadini latinoamericani residenti in america e gli stessi statunitensi – sotto un’unica bandiera: quella dell’Hip Hop.
SPANISH FREESTYLE AWARDS 2022
Evento dell’anno: FMS ARGENTINA
Un’orchestra quasi perfetta. La FMS Argentina potrebbe definirsi così, grazie al talento, allo spettacolo e al puro intrattenimento che offre ad ogni “jornada”; un mix perfetto in grado di far tenere allo spettatore gli occhi incollati all’evento, facendosi trasportare dalle emozioni che i freestylers argentini riescono a trasmettere con la loro energia. Chapeau.
Freestyler dell’anno: ACZINO (Messico)
La vittoria della sua terza Red Bull Internacional, il dominio incontrastato in FMS Mexico e il capolavoro della battaglia contro Dizaster assicura a “Mau” il premio di miglior freestyler dell’anno.
Ormai sono rimasti pochi gli aggettivi per descrivere questo formidabile MC: una leggenda senza tempo in grado di vincere qualsiasi trofeo importante ma soprattutto capace di guadagnarsi il rispetto di un intero movimento culturale.
Rivelazione dell’anno: LARRIX (Argentina)
Da sconosciuto al grande pubblico a punto cardine del freestyle attuale nel proprio paese. Con uno stile di improvvisazione unico nel suo genere, derivato per la maggior parte dalla passione per la recitazione e il cinema, Larrix ha saputo stupire e far parlare di sé.
Sicuramente migliorerà ancora acquisendo più consapevolezza dei propri mezzi e affinando ciò che ancora non gli riesce al 100% come per esempio le basi extrabeat.
Miglior DJ: DMANDADO (Perù)
Anche quest’anno il premio di miglior DJ va a Dmandado. Il beatmaker peruviano in questi anni ha saputo scalare le gerarchie e arrivare fino alla Red Bull Internacional 2022, sempre facendo muovere la testa a ritmo delle sue incredibili basi musicali. Una goduria per i freestylers ma anche per il pubblico.
Miglior Host: BEKAESH (Spagna)
L’host spagnolo è come un orologio svizzero: semplicemente impeccabile.
Gestisce al meglio gli eventi e anche le piccole scaramucce che si possono creare tra i freestylers all’interno di una sfida. Il più professionale e preparato tra gli host del panorama hispano.
Minuto dell’anno: CHUTY vs Sara Socas (FMS Spagna)
Il classico minuto votato alla completa distruzione dell’avversario degno del miglior Chuty.
Il freestyler proveniente da Madrid è un maestro nell’arte del ridurre il suo sfidante ad una briciola a livello mentale con le sue punchlines devastanti e questo minuto ne è la perfetta dimostrazione.
Battle dell’anno: JAZE vs TEOREMA (God Level Todo o Nada)
La miglior battaglia dell’anno per completezza e arte pura. Una sfida che ha visto il peruviano Jaze e il cileno Teorema affrontarsi a viso aperto a colpi di giochi di parole, flow, incastri e presenza scenica. La perfetta fotografia di una sana battle di freestyle improvvisato.
Rima dell’anno: SWEETPAIN vs Mounts (Red Bull Nacional Spagna)
“Dice de vender alimentos que me cuenta hermano ahora va de que vende alimentos, de que el notas es callejero, de que lo saca de plano tú no eres calle lo siento hermano, yo si me he criado en la calle con Gitanos que no tenían pa’ instrumentos y con dos palos en la mano, hacíamos bombos de flamenco con bombonas de butano.”
Traduzione e spiegazione:
“Dice che per vivere vende alimenti, che lui è di strada, ma mi dispiace fratello, io si sono davvero cresciuto per strada con gitani che non avevano nulla per creare strumenti musicali e con due bastoni in mano e delle bombole di butano ricreavano i ritmi del flamenco”
Questa rima, seppur non incredibilmente complessa, racconta in poche parole un attimo dell’infanzia di Sweetpain, cresciuto in un sobborgo povero di Siviglia, dove erano presenti e numerosi i gitani, che pur non avendo niente riuscivano a trovare il modo di fare musica.
Il bello di questa rima sta nell’enfasi che Sweet utilizza quando la espone, riuscendo anche a disegnare l’immagine di ciò che vuole dire nella mente di chi ascolta.