Pagelle Red Bull Batalla de los Gallos 2022

Il 10 dicembre 2022 è andata in scena l’edizione numero quindici della competizione di freestyle in lingua spagnola più grande di tutte, vale a dire, la Red Bull Internacional, celebratasi a Città del Messico nell’enorme struttura detta Palacio de los deportes; una gigantesca arena che ospita solitamente eventi di grandi dimensioni come fiere oppure concerti.

Come si saranno comportati alcuni dei migliori freestylers del panorama hispano?

Scopriamolo!

INDICO: 5,5

Una partecipazione senza infamia e senza lode per l’MC panamense, a cui tocca affrontare subito agli ottavi un peso massimo della disciplina come Skone. Nonostante lo scontro impari, Indico rischia – complice un basso livello offerto dal suo avversario – di passare il turno o acciuffare uno spareggio, ma l’esperienza del più blasonato sfidante spagnolo ha la meglio. CANALE CHIUSO A PANAMA.

SPEKTRO: 6,5

La piacevole sorpresa dell’evento è sicuramente la performance del freestyler uruguaiano Spektro. Nessuno si aspettava così tanto carattere da parte di un MC alla prima partecipazione ad una competizione di tali dimensioni e peso specifico, ma Spektro, con buone rime e “puesta en escena”, ha dimostrato di non temere alcun avversario. Elimina agli ottavi il quotatissimo Valles-T, con grande stupore anche di quest’ultimo e si arrende solo al padrone di casa Aczino ai quarti di finale. CHE FAVOLA!

WOLF: 6

Un esempio di sudore, grinta e “huevos”; in ogni competizione alla quale prende parte è sempre una mina vagante. Il freestyler argentino è un avversario ostico e lo ha dimostrato ancora in questa Red Bull, superando Jokker agli ottavi e fermandosi ai quarti di finale dopo aver strappato uno spareggio al connazionale Mecha. Ricordiamo che si è aggiudicato il diritto di disputare la finale internazionale dopo aver vinto il cosiddetto “Torneo de Plazas”, nel quale si sfidavano i vari vincitori di alcuni maggiori tornei di freestyle di strada del mondo hispano. GARRA ARGENTINA.

CARPEDIEM: 7

Si, stava davvero per cogliere l’attimo, ma non solo: grande Final Internacional disputata da uno dei migliori freestylers colombiani. Comincia subito forte eliminando il campione nazionale messicano Yoiker, sfornando un freestyle di livello assoluto, accompagnato da un flow degno di nota, con il quale riesce quasi nel colpaccio anche ai quarti di finale, dove sfiora l’impresa di battere lo spagnolo Gazir. LO HA QUASI COLTO.

TEOREMA: 4

La performance di Teorema è forse la più deludente della serata, sia per livello mostrato dal cileno, che per l’aspettativa che si era creata intorno alla sua prima partecipazione ad una internazionale di Red Bull. Ci si aspettava sicuramente molto di più da uno dei migliori. La scelta di sfidare Gazir agli ottavi non è stata un’idea brillante, infatti, lo spagnolo si è imposto con merito contro un “Teo” che è apparso offuscato e non è riuscito a mantenere i nervi saldi di fronte al rivale. Un vero peccato. TEOREMA IRRISOLVIBILE.

SKIPER: 5

Prestazione sottotono per “il pinguino” Skiper, che, nonostante giocasse in casa, non è riuscito ad esprimersi al meglio. La sua finale internazionale si è conclusa subito al primo turno, dove è stato sconfitto meritatamente da Mecha. Solitamente si distingue per le sue punchlines dirette e contundenti, ma questa volta sono state poco più che carezze. TROPPO CARINO E COCCOLOSO.

VALLES-T: 5

Sorprendente ciò che è accaduto a Valles-t: il più grande rappresentante colombiano del freestyle attuale, nonché possibile candidato al titolo finale, o quantomeno a contenderselo con i migliori, si fa incredibilmente sorprendere agli ottavi di finale contro il modesto Spektro, alla sua prima partecipazione e viene sconfitto. Inizia la battle in modo superficiale, come se sentisse di aver già passato il turno; ma il suo avversario non gli dà scampo. SORPRESA!

JOKKER: 5,5

Si ferma subito agli ottavi di finale la scalata del campione nazionale cileno verso il titolo. Affronta l’argentino Wolf, che lo domina dal punto di vista argomentale fin dalla prima barra e non gli permette di essere cattivo al punto giusto per controbattere adeguatamente. Le sue risposte non riescono ad essere incisive e spesso utilizza barre che non richiedono un grande coefficiente di inventiva. NESSUNA RISATA A GOTHAM CITY.

CHOQUE: 6

Affronta a viso aperto e senza timore Rapder, campione internazionale 2020, riuscendo a strappare uno spareggio e anche qualche applauso, ma viene battuto. Nonostante la sconfitta, fa la cosa più matta della serata: si lancia dal palco verso il pubblico messicano, fortunatamente senza fratturarsi nulla. LO STUNTMAN PERUVIANO.

MECHA: 8

Il futuro del freestyle argentino ha il suo volto. Ormai non è più un rookie, ma un punchliner sanguinario che unisce barre, buon flow e la cattiveria necessaria per affrontare e battere i migliori del circuito. Elimina agli ottavi di finale il messicano Skiper. Successivamente esce vincitore anche nei quarti, nel confronto fratricida con l’amico e compatriota Wolf. Viene sconfitto in semifinale da Aczino, in una sfida che ha visto l’argentino andare vicino all’impresa, mettendo alle corde il rivale e tenendogli testa. Da sottolineare come, malgrado i fischi ricevuti durante la battle, tutto il pubblico messicano contro e il peso della sfida in sé, si sia comportato come un veterano della disciplina. Giù il cappello. HA IL FUOCO DENTRO.

YOIKER: 5

Finale internazionale deludente per l’attuale campione nazionale messicano; subito sconfitto da uno dei migliori della serata, il colombiano Carpediem. Freestyle poco brillante e poche barre incisive: il mix perfetto per una prestazione incolore. POCO LUCIDO.

RAPDER: 6,5

Quarto posto della Red Bull Internacional 2022, stesso risultato lo scorso anno in Cile e vincitore due anni prima in Repubblica Dominicana. Nelle grandi competizioni internazionali la figura di Rapder è sempre ben presente e pronta a spodestare i migliori. Come egli stesso ha riconosciuto, il suo livello si è ultimamente abbassato, complice probabilmente la mancanza di fame di vittorie che aveva qualche tempo fa. In questa internazionale, l’MC di Jalisco, supera Choque agli ottavi con qualche difficoltà, tanto che la battaglia si definisce dopo il primo spareggio. Ai quarti di finale incontra Skone che non è in un grande stato psicofisico, complice il poco supporto del pubblico nei suoi confronti e lo batte agilmente passando alla semifinale, dove sfida Gazir e perde per cinque voti a zero nel primo spareggio. Si arrende anche a Mecha dopo una grande battaglia per il terzo e quarto posto. SPINA NEL FIANCO.

SKONE: 5,5

Partecipazione incolore e avulsa per il fenomenale MC spagnolo, che ha sofferto inevitabilmente un pubblico rivedibile di Città del Messico. Si notava già dalla sua battle degli ottavi di finale contro Indico che questa non era la sua serata e nemmeno un mago del freestyle come lui sarebbe riuscito a ribaltare la situazione: lui che ha abituato gli appassionati della disciplina a tirar fuori sempre il meglio dalle avversità in una battle, come ad esempio fece in Perù nel 2016, dove vinse il suo primo titolo internazionale con un pubblico totalmente a sfavore. La sua partecipazione alla internazionale di quest’anno si conclude ai quarti di finale per mano del messicano Rapder. CONDIZIONATO.

GAZIR: 8,5

“El arcangel Gabriel” è il presente e il futuro del freestyle in lingua spagnola; ha tutto per potersi sedere al tavolo degli dei di questa disciplina. Alla sua seconda partecipazione ad una internazionale di Red Bull, offre un grande livello di freestyle ma soprattutto di personalità. Affronta avversari di livello come Teorema agli ottavi, Carpediem ai quarti, Rapder in semifinale e infine Aczino nell’ultima battle che avrebbe potuto incoronarlo, ma non perde mai la calma ed è sempre micidiale con le sue barre e doppi sensi. Di sicuro influisce il fattore pubblico anche per lui che però, a differenza di Skone, riesce a trarre un’energia positiva da tutto ciò cercando di trasformarla in punchlines devastanti. Nonostante la sconfitta in finale, il panorama hispano del freestyle che verrà sarà sicuramente tra le sue mani. PREDESTINATO.

ACZINO: 9

Semplicemente Mauricio Hernandez. Il migliore di tutti. La leggenda immortale. Colui che riesce a vincere ogni contest al quale partecipa e che si appropria del terzo cinturone di campione internazionale: mai nessuno ci è riuscito prima di lui. Elimina tutti gli ostacoli presenti sul suo cammino senza nemmeno sforzarsi più di tanto; inneggiato e osannato dal pubblico locale. Sfida Blon agli ottavi, in una battle epica tra due pietre miliari del freestyle, poi successivamente elimina con disinvoltura la sorpresa della serata, vale a dire l’uruguaiano Spektro. In semifinale invece affronta l’argentino Mecha e lo supera dopo una sfida che ha lasciato dietro di sé non poche polemiche. La finale non è per niente facile per il messicano, infatti, se la deve vedere con Gazir, che fino alla fine non molla. Resta una prestazione super autoritaria per il raggiungimento dell’ennesimo record della sua surreale carriera. TRICAMPEON.

RED BULL INTERNACIONAL 2022 (voto complessivo): 5

La Red Bull Internacional 2022 aveva tutte le carte in regola per annoverarsi tra le migliori di sempre: una produzione scenografica da brividi, un intero palazzetto gremito e i migliori freestylers del panorama a darsi battaglia, ma purtroppo non è stato un evento “rose e fiori”.

Il fattore che più ha inciso sulla negatività di questa internazionale è stato senza ombra di dubbio il pubblico del “Palacio de los Deportes” di Città del Messico, il quale non è stato in grado di supportare equamente gli MC presenti, esagerando nel dare il loro appoggio ai messicani e finendo per fischiare alcuni degli altri freestylers – vedasi il caso di Mecha – facendo si che il livello delle loro barre calasse visto il mancato feedback della gente.

Tralasciando il comportamento riprovevole del pubblico che ha condizionato l’evento e parlando delle battle, quest’ultime, ad eccezione di pochi casi, non sono state incredibili e ricche di livello, anzi. C’è da dire però che, a differenza dello scorso anno, le modalità più semplici e intuitive hanno aiutato lo sviluppo più rapido delle sfide.

Per quanto riguarda i beat, è stato un gran debutto quello del DJ e beatmaker peruviano Dmandado che ha sfornato buone basi ed è riuscito quasi sempre a capire che beat utilizzare per ciascuna battle, facendo si che i freestylers si sentissero più comodi nel rappare. Si salva qualcosa ma è troppo poco per oscurare la macchia del comportamento lasciata da quelli che, si suppone, siano amanti del freestyle.

CmA

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